Fontana dei 4 fiumi: la messa in scena dei continenti
I 4 fiumi protagonisti della Fontana sono il Nilo, il Rio della Plata, il Gange e il Danubio e ognuno rappresenta il continente in cui si trova, rispettivamente Africa, Americhe, Asia ed Europa. A recitare la parte dei fiumi sono quattro giganti nudi la cui interpretazione è davvero da premio Oscar vista l’esuberanza delle espressioni e la vitalità dei movimenti con i quali il Bernini rappresenta la messa in scena dei continenti.
La scena in cui sono immersi è composta da una grande vasca di forma ellittica che piena d’acqua da vita al grande oceano in cui affluiscono i 4 fiumi. Al centro un grande scoglio in travertino su cui si appoggiano i giganti e che nel mezzo si apre ad una specie di grotta da cui spuntano animali, piante e fiori.
Gli animali in scena hanno anche loro un ruolo da interpretare, il coccodrillo nelle vesti di un soldato medievale, il cavallo che esce dalla roccia al galoppo, un dragone che si erge intorno al remo del Gange, un leone che sembra bere all’ombra di una palma africana e ancora un serpente di mare, uno di terra e un delfino. Tutti in scena insieme a piante tropicali e fiori rappresentate in dimensioni più grandi del reale. È il barocco, che esagera, che aumenta la proporzioni, che stupisce e crea meraviglia.
Fontana 4 Fiumi foto


La Fontana dei quattro fiumi del Bernini “regista”
L’autore, Gian Lorenzo Bernini, che fa da “regista”, sembra dipingere col marmo, come se usasse il pennello per scolpire il travertino. E così la Fontana dei 4 Fiumi del Bernini “regista” diventa un capolavoro di emozioni. Fermati a guardare questa scena barocca e sentirai il vento che fa sbattere la palma sulla roccia e spettina il cavallo con la sua criniera scompigliata. Sentirai l’acqua, quella c’è davvero, che da punti diversi della roccia centrale si riversa nella vasca.
E poi inizierai ad alzare lentamente lo sguardo dalla stessa roccia per andare verso l’alto seguendo la linea occupata da un obelisco egizio che ti chiedi dove poggi visto il vuoto centrale. Il Bernini lo pone lì al centro con una colomba in cima a simboleggiare il Divino che che riversa la sua grazia sulla terra e sui quattro continenti allora conosciuti.
E quell’obelisco enorme poggiato solo sui suoi spigoli al resto del gruppo marmoreo oggi fa stupire, ma ieri faceva preoccupare il turista dei tempi antichi, al quale, schiavo già allora delle fake news, fu fatto credere che l’obelisco stesse di certo per crollare. Ma Bernini con tutto il suo umorismo davanti una grande folla di spettatori si fece vedere fissare “saldamente” il monolite con sottilissimi spaghi e minuscoli chiodini al fine di rassicurare tutti.
Oggi l’unica precauzione che dovrai prendere una volta arrivato in Piazza Navona è quella di assicurarti di avere abbastanza tempo per ammirare in tutta la sua maestosità la Fontana dei quattro fiumi e per immergerti con lo sguardo, e non con il costume, in questa opera straordinaria che fu scolpita tra il 1648 e il 1651 ma è ancora oggi piena di vita.

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